La linea Nutraceutica BioenergeticLab

Il fungo da cui si ricava l’AHCC è lo Shiitake (Lentinula edodes), il micelio del fungo viene fatto fermentare con un particolare metodo e poi l’estratto, dopo essere stato filtrato, viene successivamente liofilizzato, i principi attivi «fisiologicamente attivi» e maggiormente rappresentati sono gli alpha-glucani. Gli alpha-glucani, principi attivi maggiormenti presenti nell’AHCC, per la loro particolare conformazione e basso peso molecolare (circa 5.000 Dalton), risultano essere molto più bio-disponibili degli altri glucani presenti in natura; una volta, agevolmente entrati dal lume intestinale, vengono captati dai macrofagi che aumentano la loro attività e producono dei «segnali», che fungono da mediatori e stimolatori di tutto il sistema immunitario aumentando la produzione del sistema immunitario.
La sua azione :
- Riduce gli effetti collaterali prodotti dai più comuni agenti della chemioterapia
- Attiva le cellule immunitarie coinvolte nella “sorveglianza” : Cellule NK, LAK e macrofagi
- Inibisce le citochineimmunosoppressive come le TGF-b
- Aumenta la produzione di citochine: TNF-a, interferone gamma, IL-2 e IL-12
- Migliora l’equilibrio tra Th1 /Th2 : immunità cellulare vs immunità umorale
- Maggior efficienza del sistema immunitario

Curcumina ad alta biodisponibilità.
La curcuma longa, della famiglia delle Zingiberaceae è una pianta spontanea perenne che può raggiungere il metro di altezza. La si può riconoscere per via delle foglie larghe, i fiori grandi gialli e naturalmente la radice cilindrica, ramificata ed arancione. La radice è proprio la parte che contiene le proprietà benefiche, il luminoso colore giallo-arancio della curcuma proviene principalmente da pigmenti polifenolici liposolubili noti come curcuminoidi . La curcumina , il principale curcuminoide trovato nella curcuma , è generalmente considerato il suo costituente più attivo . Altri curcuminoidi trovati nella curcuma includono demethoxycurcumin e bisdemethoxycurcumin, le beta-ciclodestrine funzionano come un «reticolo» a forma di recipiente, in cui il principio attivo trova «alloggio» e viene come «traghettato» verso il sito che interessa. All’esterno offre la faccia idrofilica e all’interno quella idrofobica per ospitare la molecola di interesse farmacologico.
Agisce a più livelli :
- Blocca l’azione del NF-kb che causa la risposta infiammatoria, in seguito ad un insulto esterno.
- Blocca l’attività della proteina p300 che dà seguito ad una cascata di reazioni che può far insorgere un aumento di rischio di infarto miocardico.
- Mantiene elastiche le arterie che con il passare degli anni tendono ad irrigidirsi.